Se stai studiando il tedesco, avrai già incontrato una delle sue caratteristiche più temute: il genere dei sostantivi.
Per ogni parola bisogna scegliere der (maschile), die (femminile) o das (neutro)… e spesso non c’è alcun indizio evidente che ti aiuti a capire quale sia quello giusto.
La difficoltà? Il genere non sempre coincide con quello della tua lingua madre, e molti sostantivi vanno semplicemente memorizzati.
Ma c’è anche una buona notizia: il tedesco non è affatto caotico come sembra. Esistono infatti regolarità molto stabili, basate per lo più sulle desinenze e sulla formazione delle parole, che ti permettono di prevedere il genere in tantissimi casi.
In questo articolo troverai una spiegazione chiara delle regole più importanti, accompagnata da esempi semplici e immediati che ti aiuteranno a riconoscere il genere dei sostantivi senza esitazioni. Vedremo anche le eccezioni davvero indispensabili e, alla fine, troverai una sintesi pratica che ti permetterà di orientarti rapidamente.
Pronto? Cominciamo con ordine.

1. Perché il genere in tedesco è difficile — ma non impossibile
Il tedesco ha tre generi grammaticali: maschile, femminile e neutro. Ogni sostantivo porta sempre con sé un genere, che non cambia mai (salvo rarissime eccezioni storiche).
Il problema è che non segue criteri evidenti come il sesso della persona, la forma dell’oggetto o il significato del sostantivo.
Per esempio:
- der Tisch (il tavolo) → maschile
- die Gabel (la forchetta) → femminile
- das Mädchen (la ragazza!) → neutro
Come vedi, il significato non basta.
La strategia migliore per imparare il genere non è quindi “indovinare”, ma riconoscere i pattern. Le parole tedesche seguono spesso schemi molto chiari, soprattutto quando osservi:
- come sono formate (derivati da verbi, suffissi, diminutivi…);
- la loro categoria (giorni, mesi, colori, lettere…).
Ed è proprio da questi schemi che partiamo.
2. Il genere maschile (der)
Molti sostantivi tedeschi sono maschili, e in alcuni casi il genere è quasi sempre prevedibile.
Ecco le categorie principali.
a) Nomi derivati da verbi con la desinenza –er
Questa regola è solidissima: i sostantivi formati da un verbo + -er sono maschili.
– lehren → der Lehrer (insegnare → l’insegnante)
– arbeiten → der Arbeiter (lavorare → l’operaio)
– leiten → der Leiter (dirigere → il dirigente)
Sono quasi sempre nomi di persone che svolgono un’attività o un mestiere.
b) Bevande alcoliche
La maggior parte degli alcolici è maschile.
– der Wein (vino)
– der Whisky
– der Cognac
Eccezione importante: das Bier (birra), che è neutro!
c) Marche di automobili
I marchi, intesi come brand e non come il modello specifico, sono maschili.
– der BMW
– der Audi
– der Mercedes
d) Minerali e rocce
Un’altra categoria abbastanza regolare: i nomi di minerali e tipi di roccia sono maschili.
– der Granit
– der Quarz
– der Basalt
e) Sostantivi bisillabici terminanti in –e
Quando un nome è bisillabico e finisce in –e, è spesso maschile, soprattutto se si riferisce a persone.
– der Junge (ragazzo)
– der Kunde (cliente)
– der Kollege (collega)
Attenzione: non tutti i sostantivi in –e sono maschili! Questa regola si applica solo a un gruppo preciso di parole.
f) Giorni della settimana, mesi, punti cardinali
Si tratta di una categoria molto stabile: i giorni della settimana, i mesi e i punti cardinali sono tutti maschili, senza eccezioni rilevanti.
– der Montag (lunedì)
– der Mai (maggio)
– der Osten (est)
3. Il genere femminile (die)
Passiamo ora ai sostantivi femminili.
Anche qui troviamo categorie molto affidabili che ti aiuteranno a riconoscerli immediatamente.
a) Nomi derivati da verbi con la desinenza –t
Questa categoria è tra le più semplici da riconoscere: quando un sostantivo nasce da un verbo e termina in –t, il suo genere è quasi sempre femminile.
– tun → die Tat (l’atto, l’azione)
– fahren → die Fahrt (il viaggio, la corsa)
– arbeiten → die Arbeit (il lavoro)
b) Sostantivi bisillabici terminanti in – in
Un altro gruppo molto regolare è quello dei sostantivi bisillabici che terminano in –in, usati spesso per indicare la forma femminile di una professione o di un ruolo.
– die Lehrerin (insegnante donna)
– die Studentin (studentessa)
– die Kollegin (collega donna)
Questi sostantivi sono sempre femminili, perché derivano direttamente dalla forma maschile (Lehrer → Lehrerin, Student → Studentin).
c) Nomi di navi e aerei
Tutte le imbarcazioni e tutti gli aeromobili hanno genere femminile, indipendentemente dal nome.
– die Titanic
– die Queen Elizabeth II
– die Boeing 747
d) Molti nomi di alberi e fiori
Non esiste una regola assoluta, ma una tendenza forte: numerosi nomi di piante, soprattutto alberi e fiori, sono femminili.
– die Eiche (quercia)
– die Rose (rosa)
– die Tulpe (tulipano)
e) Tutti i sostantivi con i suffissi –ung, –heit, –keit
Qui non ci sono dubbi: le parole che terminano in questi suffissi sono sempre femminili.
– die Zeitung (giornale)
– die Schönheit (bellezza)
– die Möglichkeit (possibilità)
Queste parole derivano spesso da aggettivi o verbi.
4. Il genere neutro (das)
Il genere neutro può sembrare “misterioso”, ma segue regole molto stabili.
a) Sostantivi derivati da verbi allo stato infinitivo
Quando un verbo diventa un sostantivo senza modifiche, rimane sempre neutro.
– das Essen (il mangiare, il cibo)
– das Schreiben (lo scrivere)
– das Lernen (l’apprendimento)
b) Molti elementi chimici e unità fisiche
La maggior parte dei nomi di elementi e grandezze scientifiche è neutra.
– das Elektron
– das Helium
– das Volt
c) Lettere dell’alfabeto
Tutte le lettere sono neutre.
– das A
– das B
– das Z
d) Colori
Quando un colore è usato come sostantivo, è neutro.
– das Blau
– das Grün
– das Schwarz
e) Lingue
I nomi delle lingue sono sempre neutri.
– das Deutsche
– das Italienische
– das Dänische
f) Diminutivi con –chen e –lein
Questa è una regola assoluta: se un sostantivo finisce in –chen o –lein, è neutro, indipendentemente dal significato.
– das Mädchen (la ragazza!)
– das Fräulein (signorina)
– das Häuschen (casetta)
Questa regola spiega perché Mädchen, nonostante si riferisca a una persona di genere femminile, prende das.
5. Eccezioni: poche, ma importanti
Come in tutte le lingue, anche il tedesco presenta qualche parola che esce dallo schema. Alcuni esempi:
- die Butter → in alcune regioni del sud si usa der Butter
- das Auto → neutro, nonostante sia una marca o un oggetto meccanico
- der See (il lago) vs die See (il mare)
Non preoccuparti troppo: le eccezioni sono limitate e si imparano facilmente con l’esposizione e la pratica.
6. Strategie pratiche per ricordare il genere
Oltre alle regole, ecco alcuni consigli per migliorare rapidamente.
a) Impara il sostantivo sempre con il suo articolo
Scrivi der Tisch, non Tisch.
Questo può sembrare un dettaglio, ma fa un’enorme differenza nella memorizzazione.
b) Fai attenzione alle desinenze: sono il tuo migliore alleato
Sapere che –ung è sempre femminile o che –chen è sempre neutro ti permette di indovinare il genere di moltissime parole nuove.
c) Raggruppa le parole per categorie
Mesi, colori, lingue, elementi chimici…
Memorizzarle per blocchi è più semplice che impararle una per una.
d) Leggi e ascolta molto tedesco autentico
Più incontri articoli e sostantivi insieme, più ti verrà naturale usarli senza pensarci troppo.
7. Schema rapido: der / die / das a colpo d’occhio
Ecco un riepilogo utile per orientarti:
Maschile (der)
✔ derivati da verbi con –er → der Lehrer
✔ alcolici → der Wein (tranne das Bier)
✔ marche di auto → der BMW
✔ minerali e rocce → der Granit
✔ nomi bisillabici in –e (molti) → der Junge
✔ giorni, mesi, punti cardinali → der Montag, der Mai, der Osten
Femminile (die)
✔ derivati da verbi con –t → die Tat
✔ nomi di professioni in –in → die Ärztin
✔ navi e aerei → die Queen Elizabeth II
✔ molti alberi e fiori → die Eiche, die Rose
✔ parole con –ung, –heit, –keit → die Zeitung, die Schönheit
Neutro (das)
✔ verbi sostantivati all’infinito → das Schreiben
✔ elementi e unità → das Elektron
✔ lettere → das B
✔ colori → das Grün
✔ lingue → das Dänische
✔ diminutivi –chen / –lein → das Mädchen
E per una panoramica essenziale, puoi consultare anche la scheda “Der Genus der Substantive” nelle schede grammaticali Sillabi di livello A2.
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